Venerdì 4 Settembre 2015
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AGGIORNAMENTO: CAUSA PREVISIONI METEREOLOGICHE AVVERSE La cena medievale su prenotazione prevista in Piazza Vittorio Emanuele II° avrà luogo nell’ Auditorium ex Chiesa di S.Benedetto in via S.Benedetto a Montagnana sempre alle ore 20:00.
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“Cena Medievale”
dalle ore 20.00 – In P.zza V. Emanuele II In auditorium Ex Chiesa di San Benedetto a Montagnana
I banchetti erano alla fine del medioevo degli eventi mondani. Da queste parti, sia in cucina che a tavola, s’incrociavano usi e costumi provenienti dal nord con quelli tipici delle regioni mediterranee. L’arte culinaria cominciò a svilupparsi rapidamente nel Rinascimento. A tavola non venivano più servite soltanto carni di maiale, di pecora o di montone, ma sempre più spesso anche quelle di pollo, coniglio, piccioni domestici e selvatici e di animali che, oggi, non compaiono più sulle nostre mense, quali ad esempio corvi, cornacchie, cigni, cicogne e pavoni. Quest’ultimi erano considerati un’autentica prelibatezza da servire come “piatto principe”. I cibi erano, di solito, molto aromatizzati con pepe, zenzero, noce moscata e cannella. L’uso smoderato di spezie serviva a mascherare l’odore.
Venerdì 4 Agosto, dopo la presentazione della mostra del pittore del palio, che si terrà in Sala Veneziana di Castel San Zeno, dalle ore 20,00 esclusivamente su prenotazione sarà possibile partecipare alla cena medievale allestita all’interno del cortile di Castel San Zeno dell’auditorium Ex Chiesa di San Benedetto a Montagnana durante il quale sono previste oltre alle portate ed alla particolarità delle pietanze, anche una serie di suggestive animazioni e spettacoli.
Su ampia tavolata “ a ferro di cavallo” saranno posti tutti gli ospiti; Bicchieri in terracotta e cucchiaio in legno rappresenteranno le sole stoviglie utilizzate.
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Nella piazza maggiore di Montagnana
In auditorium ex Chiesa di San Benedetto a Montagnana
Addì-4 Settembre 2015 – in hore 20,00
Celebrazioni gastronomiche nelle “feriae” per Palio dei 10 Comuni di Montagnana
Nelle mensae( tavole di legno) troverete
Salumen del Norcino del Castello
Le frittatine con verdure dell’orto
Porchetta alle “bronse di Olivo”
Carne salada con rucola e cacio ( grana)
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Stinco di maiale
Ficatus alla cipolla
Melanzane al fuoco di griglia con cicoria di campo
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Dolci del di festa del mastro fornaio- pasticcere
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Vini dal vigneto del castello
Acqua del pozzo privato e dai monti
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Presenzierà la serata il magnifico podestà Fiorenzo che con gesto magnanimo
Ha fissato la cena a euro 18,00.
LA SERATA SARA’ ALLIETATA da ESIBIZIONI di BRAVURA e DESTREZZA
Scalco operativo Mastro Andrea
Scalco d’organizzazione Marco di Magic
Consulenza enogastronomica Mastro Romolo
Servizio su prenotazione. PRENOTAZIONI CHIUSE
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CAUSA PREVISIONI METEREOLOGICHE AVVERSE La cena medievale su prenotazione prevista in Piazza Vittorio Emanuele II° avrà luogo nell’ Auditorium ex Chiesa di S.Benedetto in via S.Benedetto a Montagnana sempre alle ore 20:00.
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PRENOTAZIONE CHIUSE
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Chef Andrea Pedrotta ed Enogastronomo Romolo Cacciatori
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La cucina medievale, sicuramente diversa dalla nostra cucina attuale ma contrariamente a quanto si potrebbe pensare, è tutto fine, leggermente acidulo, colorato, poco piccante ( senza peperoncino giunto attorno al 1500 ma con tante altre spezie oggi presenti), dolce e non grasso. La maggior parte delle salse per accompagnare il pollame e pesce sono acide (vino, aceto, agresto), e l’agrodolce molto popolare ottenuto con l’aggiunta di zucchero, miele o la frutta …
Le spezie utilizzate in grandi quantità soprattutto cannella e zenzero, poi in polvere, chiodi di garofano, noce moscata, macis, il pepe della Guinea o grani del paradiso, il pepe, il cardamomo, galangal (garingal) e infine lo zafferano per colorare. L’aspetto visivo del cibo nel Medioevo, è quasi importante come il sapore. Si coprono in questo modo con spezie, le non perfette regole sanitarie. I piatti si presentano con grandi colori verde, giallo, arancione, …
Per rifare le ricette
Ci sono dei libri di riferimento sulla cucina medievale risalenti al secolo XIV secolo ed anche prima: furono i francesi a muoversi per primi.
Il Mesnagier a Parigi, Guillaume Tirel detto Taillevent, fu il più famoso e scrisse per l’appunto Viandier de Taillevent
Per quanto riguarda invece gli Italiani ci furono parecchie iniziative da tutte le regioni italiane ma fu il Maestro Martino, cuoco di un Potente Papa, con la sua “Arte Coquinaria” a scrivere in “volgare” un libro di ricette. E fu l’unico a creare ricette vere e non derivate dai grandi di epoca Romana per primo il grande Apicio-Martino costituì il riferimento di Cuochi europei per molti anni, fino all’avvento di Careme nella Francia di Napoleone. Un’ annotazione su Apicio: fu il capostipite della cultura gastronomica scritta con il libro “de Ars Coquinaria” e gli storici ne danno una connotazione un poco incerta a livello temporale. ( dal 1° secolo a.c al 2° d.c.); molto probabilmente furono in tanti cuochi a collegarsi alla prima edizione ed aggiungere ricette)
Per questo evento abbiamo cercato di trovare ricette che richiamassero maggiormente il gusto attuale in modo da non creare dei problemi di gradimento, la realizzazione originale è stata rispettata, pur con i limiti dovuti alla reperibilità di prodotti dell’epoca.
Anche il servizio ed il vino erano completamente diversi. All’inizio si serviva il vino dolce anche con aggiunta di frutta, alla fine si serviva l’ippocrasso( vino e miele ed altre cose dolci che marinavano nel vino che poi veniva filtrato), per quanto riguarda l’ordine dei Piatti tutto si incentrava sulla carne, il resto era a contorno nel tavolo. A proposito, la forchetta non c’era ma c’erano le mani. Non tutti avevano l’olio ed il burro e si usava molto strutto, non esistevano patate fagioli, mais, peperoncino e pomodoro arrivati con la scoperta delle Americhe -Tutto il resto c’era-
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