
I Carraresi
Tra alleanze e conflitti: Marsilio e Ubertino
Alla morte di Iacopo I nel 1324, il potere passò a Marsilio, che nel 1328 cedette Padova a Cangrande in cambio del titolo di vicario. Ma nel 1337 aderì alla lega veneto-fiorentina contro gli Scaligeri, e nel 1338 riconquistò Padova. Gli successe il cugino Ubertino nel 1339, che ottenne il riconoscimento da Venezia.
Ubertino, pur governando con crudeltà, favorì il commercio e le opere pubbliche. Fu in questo periodo che venne riadattato il Fiumicello di Montagnana, a difesa della città, e probabilmente iniziarono i lavori di ricostruzione e ampliamento delle mura cittadine.

I Carraresi
Il tramonto dei Carraresi
Francesco Novello tentò di restaurare la signoria padovana. Cacciato dai Visconti, riuscì nel 1402 a riconquistare Padova con l’aiuto della lega anti-viscontea. Dopo la morte di Gian Galeazzo Visconti, ottenne Verona nel 1404, ma fallì il recupero di Vicenza, che fu ceduta a Venezia da Caterina Visconti.
Venezia attaccò Padova, ormai stremata da anni di guerre, e nel gennaio 1406 fece imprigionare e strangolare Francesco Novello con i figli Francesco e Iacopo nel Palazzo Ducale. Già nell’agosto 1405 Montagnana era passata sotto il dominio veneziano.
Così terminò la Signoria dei Da Carrara e con essa l’autonomia dello stato padovano. Di quella grande epopea restano oggi le possenti torri e mura di Montagnana.
